Apologia di fascismo: una legge giusta

10 Luglio 2017

di Luigi Vitellio (segretario provinciale PD Ferrara)

Mentre scrivo queste riflessioni, la proposta di legge avanzata dall’on. Fiano (PD) sul reato di apologia del fascismo entra in discussione nelle aule parlamentari con maggior enfasi di quanto al momento della preparazione della proposta essa non abbia suscitato. Come segretario provinciale del PD di Ferrara intendo esprimere tutto il sostegno del partito alla proposta di legge Fiano, specie da queste terre che hanno saputo fin troppo bene che cos’è (non cos’è stato) il fascismo: prepotenze, violenze, morti, crimini perpetrati dal regime fattosi Stato. Il fascismo ha negato e ucciso per negare le libertà civili e politiche, ha promulgato le leggi razziali, quanto basterebbe per non dover nemmeno leggere un dibattito politico su questo tema.Mi sarebbe piaciuto aprire la stampa e notare che tutte le forze politiche sono concordi nella condanna del fascismo e, in quanto crimine, di qualunque apologia di quel crimine. Mi sarebbe piaciuto vedere che esiste solo un dibattito scientifico fra gli studiosi di storia contemporanea su come il fascismo sia intervenuto nella società del nostro Paese, sul ruolo della monarchia e delle forze che vi hanno resistito, per creare tutti gli strumenti culturali utili affinché tutto ciò non possa ripetersi anche in forme nuove e aggiornate, come sta avvenendo in molte parti del mondo.

Invece, siamo costretti a imbatterci in forze politiche (il M5s e la Lega per non fare nomi) che ritengono di dover guidare il Paese, intente ad ammiccare a destra, sempre più a destra, chiamando in causa astrusi ragionamenti (si fa per dire), chiusi nei propri uffici parlamentari di Roma o europei. Invito Salvini a fare un giro per Strasburgo (quando ci va) e a cercare di capire cosa è capitato lì durante la prima e durante la seconda guerra mondiale; mi piacerebbe che i parlamentari del M5s si decidessero ad andare nel ghetto di Roma, solo per fare un esempio. Fra quegli edifici tanto presenti, potranno forse meglio spiegare, perché mai questa proposta di legge avanzata dall’on. Fiano sia “liberticida”.

Il fascismo ha avuto e ha tratti culturali; e qualunque espressione culturale più o meno sofisticata che intenda difendere anche solo minimamente quel disciolto partito costituisce non già espressione libera di un’opinione ma un mezzo per giustificare quello che giustificabile non può essere. Spero dunque che non dovremmo più discutere se un crimine così grave costituisca materia di opinione personale, ma che sapremo condannarlo anche per legge perché le democrazie moderne si reggono sulle leggi, che servono a garantire uguaglianza fra i cittadini e non su opinioni. 

Un incoraggiamento dunque dal PD di Ferrara ad approvare questa legge.


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