
Ferrara, 23 settembre 2025 – Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Ferrara, rappresentato dalla referente della missione cultura democratica e iniziative politiche della segreteria dell’unione Comunale Ilaria Baraldi e dal capogruppo Massimo Buriani, ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno in Consiglio comunale volto a chiedere l’interruzione dei rapporti istituzionali con il governo israeliano.
La decisione segue le numerose manifestazioni per la pace svoltesi in tutta Italia e anche a Ferrara, dove centinaia di cittadini, mille a Ferrara ieri 22 settembre, hanno sfilato per esprimere solidarietà al popolo palestinese e condannare i bombardamenti in corso.
«È il momento di assumere una posizione chiara – ha dichiarato Ilaria Baraldi –. Molti comuni, come Argenta, hanno già approvato mozioni analoghe. Chiediamo che anche Ferrara si esprima senza ambiguità, condannando l’operato del governo Netanyahu e sospendendo i rapporti istituzionali con Israele. Le istituzioni locali non possono restare in silenzio di fronte a un massacro e a una violazione sistematica del diritto internazionale».
Durante la conferenza stampa, Buriani ha sottolineato come le prese di posizione dell’amministrazione comunale ferrarese abbiano mostrato «insofferenza e sottovalutazione di fronte a manifestazioni che esprimono la disperazione di un intero popolo». Il capogruppo ha richiamato l’attenzione sulla necessità di coerenza con lo Statuto comunale, che individua nella pace e nel rispetto dei diritti umani valori fondamentali da promuovere.
Il PD ferrarese, in linea con la posizione nazionale del partito, ribadisce inoltre la richiesta di:
– riconoscimento dello Stato di Palestina;
– interruzione dei rapporti commerciali con Israele;
– adesione alla campagna “Ripudia” di Emergency, fondata sull’articolo 11 della Costituzione, per riaffermare il ripudio della guerra.
«Dove non arriva la diplomazia – ha aggiunto Baraldi – possono arrivare azioni concrete, come dimostrato dal sindaco di Ravenna che ha bloccato container destinati a rifornire l’esercito israeliano. Chiediamo che anche Ferrara faccia la propria parte».
Il Partito Democratico annuncia infine che questo ordine del giorno rappresenta l’avvio di una campagna più ampia, che includerà ulteriori mozioni, iniziative pubbliche e momenti di confronto con la cittadinanza.
