Caro assessore alla cultura del Comune di Ferrara

7 Aprile 2024
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Fabio Anselmo risponde all’assessore alla cultura Marco Gulinelli

In un post mi accusa di non conoscere la “differenza tra le proposte della cultura nobile e della cultura popolare”. In effetti, è vero: non conosco quella differenza e dunque non sono d’accordo con lei: la cultura è cultura, non ce n’è una nobile e una popolare (devo anche ricordarle che la monarchia e i nobili in Italia non esistono più da quasi 80 anni. E questo vale anche per la cultura). Ci sono però offerte di qualità diversa che producono anche ricadute sociali ed economiche differenti.

Prendiamo il dato relativo alle persone che hanno visitato negli anni post Covid le mostre di Palazzo dei Diamanti: numeri lontanissimi da quelli della mostra su De Chirico (130mila) o dell’Orlando Furioso (150mila). Quella di maggiore successo dell’Amministrazione Fabbri, sul Rinascimento, ha contato 70mila visitatori. Quella su Escher, confezionata da una meritoria agenzia, è già stata proposta in numerose città d’Italia e sembra più un tappabuchi per nascondere la mancanza di idee originali che non altro.

Risultato: un calo dei visitatori stranieri (dati 2023 in confronto al 2019, quando vi siete insediati) del -25,1% (fonte: Regione Emilia-Romagna), del -2% di quelli italiani.

Va bene così? No, non va bene. E non lo dico io, lo dicono i numeri.

Caro Gulinelli, lei afferma che secondo me “feste e concerti non creano lavoro vero, non fanno economia”. In effetti qualche ricaduta economica ce l’hanno, ma non sufficiente per frenare l’emorragia di esercizi commerciali e artigianali che si vede a occhio nudo in città: le numerose saracinesche abbassate lo dimostrano. Anche qui, lo dicono i numeri. Il turismo mordi e fuggi non consente di sedimentare opportunità e sviluppo, non consente di programmare investimenti che per loro natura richiedono tempi lunghi di ammortamento.

Un tempo le mostre di Palazzo Diamanti facevano scuola e rappresentavano veri e propri eventi di livello internazionale, che richiamavano grande pubblico che coglieva l’occasione per visitare le tante meraviglie della nostra città. Ora non più.

Numeri e prospettive sulle quali chiamo ancora una volta al confronto il sindaco Alan Fabbri: un incontro pubblico, che esca dalle pagine dei social, davanti alla cittadinanza.

dal profilo facebook di Fabio Anselmo


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