Copparo. Il PD colpito dalla frase choc della Veronese chiede le sue dimissioni

3 Settembre 2015

Laura_Boldrini“Le recenti dichiarazioni della Consigliera Luana Veronese rese tramite facebook impongono una seria riflessione e una condanna senza mezzi termini”. Con queste parole i consiglieri comunali del Partito Democratico di Copparo si riferiscono alla frase scritta dalla Veronese come commento rivolto alla presidente della camera dei deputati Laura Boldrini in cui si legge:

“Ma questa ebete cosa si fuma? Ma portateli tutti a casa tua ed impara il loro stile di vita dopo che ti hanno violentata e derubata! Mo fat…….”

Il commento in questione si riferiva a parole espresse dalla Boldrini in tema di immigrazione e accoglienza e segue poi con un insulto diretto sempre alla Presidente della Camera che per questione di decenza ed educazione i consiglieri non riportano nella nota.

“Constatiamo senza sorpresa che ultimamente i contenuti divulgati dalla consigliera sui social network debbano per forza essere intrisi di xenofobia e repulsione verso i migranti, alimentando il più delle volte polemiche degne della miglior narrazione leghista. Ma ciò che ci colpisce in particolare – affermano i democratici – è la leggerezza con cui Veronese utilizza il concetto di violenza sessuale. Sono parole inaccettabili da chiunque e a maggior ragione da un componente delle isitituzioni locali quale la signora Veronese è”.

La violenza sulle donne è un tema reale e che non può essere evocato con tanta facilità e nonchalance in nessun caso. I dati e le cronache quotidiane ci riportano una situazione drammatica, frutto di una cultura inaccettabile che costringe migliaia di donne nella disperazione.

Come donne e uomini consapevoli del valore che hanno i comportamenti e i messaggi espressi dalle classi dirigenti, non possiamo fare finta di non aver letto quanto riportato dalla consigliera né tantomeno possiamo immaginarne una giustificazione. Non si augura e non si accetta di inserire neanche al’interno di una frase di insulti una simile aberrazione. E’ per questo motivo che chiediamo che la Veronese voglia riflettere su quanto scritto rivolgendo le sue scuse alla cittadinanza e che poi si dimetta dal Consiglio comunale.


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