GRANATA (PD): “SOLIDARIETA’, SENSIBILITA’, EMPATIA: TRE PAROLE SCONOSCIUTE ALLA MELONI!”

1 Settembre 2022
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Una delle tante caratteristiche anche negative dei social è quella di esprimere nell’immediato “la pancia” di chi scrive, senza preventivamente valutarne l’impatto emozionale in coloro che quel messaggio dovranno ricevere ed elaborare; l’altro aspetto, anche peggiore in quanto intenzionale, è che si vuole far arrivare proprio “la pancia” di chi scrive e spesso quest’ultima, in assenza di processi digestivi a monte, è causa di effetti collaterali estremamente sgradevoli. Peggio ancora se la supponenza di chi scrive si traduce in un capzioso tentativo di far passare per solidarietà ad una donna vittima di stupro, la diffusione dello stesso video. Solidarietà, per definizione, significa ”atteggiamento spontaneo, o concordato, rispondente ad una sostanziale convergenza di interessi, idee, sentimenti”. Strano concetto di solidarietà manifestato da una donna ad un’altra donna quello di rimandare le immagini del suo stupro ad opera di un extracomunitario, perché proprio qui sta il trucco: il messaggio subliminale, ma non troppo, è ben lontano dall’esprimere solidarietà, bensì quello di rafforzare l’insicurezza causata dallo straniero, dal “negro”, dall’extracomunitario stupratore. C’è da chiedersi se la diffusione del video sia stata “concordata” (come da definizione) con la vittima, perché in caso contrario sarebbe vittima di stupro una seconda volta. Altro che Sensibilità (attitudine a ricevere impressioni attraverso i sensi)! Altro che Empatia (farsi carico, immedesimarsi del problema altrui)! Se poi vogliamo continuare il viaggio nella galleria degli orrori, che dire delle misure elencate per “correggere le devianze”, comprendendo tutto, dall’omosessualità nelle sue diverse articolazioni all’obesità e all’anoressia: e stiamo ancora a discutere di Solidarietà, Sensibilità ed Empatia? Provasse a chiederlo alle madri di figli che soffrono di anoressia, alle battaglie di famiglie intere che lottano con la tossicodipendenza; che provasse a guardare negli occhi di un bambino obeso e bullizzato; eppure dovrebbe farlo e forse sarebbe un po’ più moglie, un po’ più madre, un po’ più cristiana.

Le vittime di violenza vanno tutelate, aiutate, supportate. È indecente strumentalizzare la violenza per interessi personali. Le immagini diffuse dalla destra sono indecenti e irrispettose. La Segreteria dell’Unione Comunale PD Ferrara esprime massima vicinanza e solidarietà alla donna vittima di stupro. Le istituzioni in primis devono tutelare la vittima, comprendere il suo dolore e non certo rendere pubblico un trauma che la accompagnerà purtroppo per tutta la vita. È ora che la politica ritrovi dignità e, soprattutto, una coscienza.


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