I GD di Ferrara sul caso Calderoli-Kyenge

17 Luglio 2013

calderoli_kyengeCiò che ci ha spinto a scrivere queste righe è stata la disarmante assenza di condanna generale a questi e ad altri episodi offensivi analoghi. Quella che avrebbe dovuta essere una presa di posizione unanime nella condanna delle parole di Calderoli è diventato invece un’ulteriore momento in cui alcune forze politiche hanno scelto la provocazione per mettersi in luce.

Come Giovani Democratici siamo molto fieri della denuncia fatta ieri dai nostri segretari Paolo Calvano e Simone Merli nei confronti di Calderoli per discriminazione razziale. Calderoli, oltre a ricoprire un ruolo istituzionale importante, è prima di tutto un cittadino del nostro Paese, un Paese che ha una posizione precisa sul razzismo, posizione che noi intendiamo far valere.

Quello che sta emergendo in questi mesi è lo spostamento dello scontro dal piano politico (più che legittimo) a quello personale.

Circa un mese fa anche a Ferrara si era tenuta una manifestazione indetta da alcune forze di estrema destra contro l’introduzione dello Ius Soli e, addirittura, contro lo stesso Ministro. In tale occasione, come Giovani Democratici avevamo preso pubblicamente posizione a sostegno del ministro Kyenge e delle sue proposte in tema di immigrazione. Contestualmente avevamo portato, attraverso i consiglieri PD eletti in Consiglio Comunale di Ferrara, un Ordine del Giorno a sostegno del Ministro. La discussione che ne scaturì in tale sede ha evidenziato una carenza di reali motivi, se non puramente ideologici, per opporsi all’introduzione dello Ius Soli.

Introdurre un sistema per dare la cittadinanza a chi nasce in Italia da genitori stranieri, regolarmente presenti nel Paese, è la base per costruire una comunità che partecipa alla vita collettiva. Allo stato attuale un cittadino straniero che vive in Italia, viene tenuto alla porta per più di dieci anni prima che gli venga concessa la cittadinanza; annichilendo in questo modo la spinta partecipativa che ogni persona dovrebbe avere nei confronti della società.

Come Giovani Democratici, invitiamo il ministro Kyenge a proseguire, con il coraggio e le competenze che sta dimostrando di avere, il lavoro sulla cittadinanza, mettendo a disposizione le nostre energie per contribuire a far crescere la discussione sul tema nel nostro territorio; chiediamo inoltre a tutte le forze politiche di condannare ogni atto di razzismo, perché su questo valore non si scherza ed è pertanto necessario chiedere con forza le dimissioni del Vicepresidente del Senato per le sue affermazioni.

Infine, raccogliamo l’invito dello stesso Ministro Kyenge a risolvere la questione politicamente, non tanto in merito alla richiesta di dimissioni, quanto nel contribuire alla crescita di un dialogo che ci porti a vivere in un paese dove le offese razziste, l’evasione fiscale e la legge del più forte scendano finalmente di moda.

Giovani Democratici Ferrara


Condividi: