Il Pd di Ferrara contro la manovra finanziaria

20 Luglio 2010

Prosegue la mobilitazione del Partito Democratico, anche a Ferrara, contro i tagli della manovra.

Venerdì 16 luglio, in conferenza stampa, i Consiglieri regionali Roberto Montanari e Daniela Montani, la Presidente della Provincia Marcella Zappaterra ed il Sindaco di Lagosanto Paola Ricci hanno spiegato perché la manovra del Governo è insostenibile da parte delle autonomie.

Paolo Calvano, Segretario provinciale del partito, ha spiegato come la battaglia del PD andrà avanti, anche dopo la fiducia votata in Senato giovedì 16 luglio, nei prossimi mesi e nel prossimo autunno contro la manovra di Tremonti. La questione sta semplicemente nel fatto che i tagli, pesantissimi, previsti per gli enti locali ricadono direttamente sui servizi che questi erogano ai cittadini e quindi sulle loro vite. E il PD invece sostiene e conserva nel suo dna un federalismo che si realizza attraverso la piena rappresentanza nelle autonomie.

Roberto Montanari sottolinea che il primo dei motivi per cui ritenere sbagliata la manovra è che essa sia recessiva, prevedendo solo tagli e neanche un euro per la crescita. Si taglia sul futuro dei giovani, sacrificando la scuola e non prevedendo alcuna politica industriale. Si taglia sui servizi e lo si fa mettendo una pistola nelle mani degli enti locali da puntare contro i cittadini. Si mettono le mani nelle tasche dei cittadini, togliendo loro servizi che poi potranno permettersi chi ha di più a scapito di chi ha di meno….(CONTINUA…)

Daniela Montani concorda, in questo momento, sulla necessità di fare sacrifici, ma a patto che essi siano condivisi, per contrastare nuove povertà indotte dalla crisi. I sacrifici invece previsti da questa manovra ricadono pesantemente sugli enti decentrati e pochissimo sui Ministeri e vanno in una direzione depressiva, non di crescita per l’economia nazionale, Basti paragonare quel che si fa in Italia rispetto al resto d’Europa, dove sono state mantenute le risorse sociali e sanitarie e quelle relative all’istruzione e ricerca: destinandoci ad emergenza e precarietà.

Marcella Zappaterra prevede tagli alla Provincia pari a 1.700.000 euro nel 2011 e 2.700.000 euro nel 2012. Ricadendo a cascata sulla Provincia, i tagli inferti alla Regione Emilia Romagna incidono soprattutto sui fondi destinati alla non-autosufficienza e ai trasporti. Zappaterra richiama inoltre come questi tagli arrivino in una fase molto complicata, quando le entrate dell’amministrazione provinciale –derivanti soprattutto da RC Auto e dall’addizionale Enel– siano in una fase di compressione dettata dalla crisi.

Paola Ricci, vicepresidente ANCI regionale, porta la testimonianza dei Comuni, quelli che possono dirsi “il front-office dello Stato” e che avranno una spesa di –30€ per abitante nel 2011 e –52€ per abitante nel 2012. Questa manovra incide sul bilancio corrente dei Comuni, le uniche soluzioni possono essere, allora, o una riduzione dei servizi, o l’aumento delle tariffe. I Comuni hanno già fatto sacrifici per contribuire al risanamento dei conti pubblici, ma vengono di nuovo, linearmente colpiti dai tagli della manovra. È richiamato anche il Patto di stabilità, che non viene rivisto, impedendo di fatto investimenti per i quali già esiste la copertura da parte dei Comuni. E viene criticato come a pagare siano le autonomie senza che non venga concretizzata una vera, rigorosa lotta all’evasione fiscale.


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