IL TURISMO A FERRARA – “nel turismo non si naviga a vista” di Sara Conforti

21 Aprile 2024
Featured image for “IL TURISMO A FERRARA – “nel turismo non si naviga a vista” di Sara Conforti”

Seguimi su Facebook: https://www.facebook.com/SaraConforti2

Ripeto spesso a me stessa che ho la fortuna di lavorare su un tema che amo e su cui studio e lavoro da 15 anni. Il mio primo mantra è: nel turismo non si naviga a vista. Se verrò eletta mi batterò per lavorare sulla profilazione dei turisti e per un’analisi delle tendenze, dei mercati e della capacità dei nostri prodotti di penetrarvi. Su questo se avrò la fiducia degli elettori chiederò di investire risorse, d’altronde abbiamo l’imposta di soggiorno che è stata istituita con un fine di scopo per il turismo e per la programmazione di Ferrara Arte.

Per un progetto di lungo respiro serve partire dai dati ed è su quelli che chiedo precisione nel riportarli. Quando si parla di dati per Ferrara va assolutamente preso il dato della città scorporato dalla provincia, va poi paragonata a altre realtà che hanno lo stesso prodotto turistico infine dal mio punto di vista non è sensato parlare di numeri assoluti nel paragone ma di percentuale di crescita rispetto alle annualità precedenti.

Ferrara a fine 2019 ha stoppato un percorso costantemente in crescita e costantemente in linea con le altre città d’arte, con una piccola flessione solo nel 2018, che lo rende quindi un anno in controtendenza.

Per quanto attiene ai dati degli affitti brevi e degli appartamenti ad uso turistico, commercializzati da Airbnb o Booking, la norma regionale (16/2004 e ss.mm. ii) in combinato disposto con le altre norme nazionali di settore è molto chiara, devono aprire una scia e devono dichiarare entro il quinto giorno del mese successivo a quello di riferimento, all’Ente competente per il territorio i modelli ISTAT riferiti al movimento del flusso turistico, secondo le vigenti disposizioni in materia.

Ci sono sanzioni sino a 2500 euro in caso di mancata ottemperanza e non da quest’anno, quando la norma ha semplicemente meglio strutturato la questione fiscale e la dichiarazione dei redditi derivanti.

I controlli sono molto importanti e inviterò gli uffici comunali preposti affinché portino in consiglio una puntuale rendicontazione del numero e tipologia di controlli e dei risultati. Tutti si deve giocare alla pari, diversamente chi investe, anche risorse molto ingenti, si trova ad essere penalizzato da chi non viene controllato.

Io credo fermamente poi che l’estemporaneità non paghi nel turismo, il concerto di Springsteen, di cui sono una grande fan da anni e che ho visto in svariati luoghi in Italia e in Europa, è una goccia nel mare, ha portato un buon ritorno in termini di fatturato agli alberghi ma ha fatto meno di 100 pernottamenti in più della stessa settimana nel 2019. Se si vuole puntare sul turismo dei grandi concerti come fa Lucca o Firenze si devono proporre nomi altrettanto altisonanti che propongano date uniche almeno per il nord italia in modo da avere un solido target di riferimento per la promocommercializzazione, per essere per quel segmento attraenti e puntare a massimizzare i pernottamenti a Ferrara.

Si può fare ed è un progetto su cui mi piacerebbe molto impegnarmi. Una proposta culturale per pubblici differenti in luoghi differenti con un’area dedicata per i grandi eventi.

La pandemia ha cambiato le modalità del viaggio ma non il modo in cui si fa promocommercializzazione e non come il prodotto turistico città d’arte va posizionato sui mercati e quali proposte paghino. Questo é molto evidente in quelle città che hanno vissuto il covid come una parentesi e che hanno ripreso subito dopo il progetto di sviluppo strategico turistico sospeso per la pandemia. I dati li stanno premiando.

Soprattutto i turisti stranieri sui cui mercati serve presentarsi con una programmazione almeno triennale della proposta. Se effettivamente verrò eletta in consiglio comunale chiederò agli organizzatori di eventi e di Ferrara arte che presentino i programmi con almeno un anno di anticipo per gli eventi e almeno tre per le mostre di Palazzo dei Diamanti. Solo così si massimizza la nostra attrattiva.

L’estemporaneità di fiere a cui si va in solitaria e di accordi bilaterali completamente al di fuori dei progetti di marketing su cui gli enti sovraordinati impegnano milioni di risorse non paga.

Il turismo non è uno sport individuale lo ripeto. Nella competizione serratissima a cui ci troviamo a vivere, è necessario proporsi come fortemente identitari e diversi rispetto alle altre proposte regionali, in modo da essere complementari alleati.

Ferrara ha tutte le caratteristiche per una proposta di questo tipo.

Ferrara è una città che va “sentita” nella sua peculiarità.


Condividi: