POGGIPOLLINI (PD): “RUOLO CENTRALE DELL’UNIVERSITA’ NEL CONTESTO CITTADINO!”

24 Ottobre 2022
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Il problema del reperimento delle stanze e degli alloggi in affitto per gli studenti è diventato particolarmente  grave in concomitanza con la ripresa delle lezioni in presenza. Non è un problema solo ferrarese, infatti colpisce molte università soprattutto quelle grandi come Milano e Bologna. Per inciso, pochi giorni fa si è tenuto a Milano un consiglio comunale straordinario con la presenza dei Rettori delle Università che operano in città, proprio per affrontare la questione alloggiativa. Il problema in molte città universitarie si è accentuato dopo i due anni di pandemia e la fuga degli studenti dalle case prese in affitto, con successiva disdetta, comportamento che ha indotto una parte dei proprietari a destinare gli appartamenti in proprietà all’affitto per famiglie, alla riqualificazione (bonus del 110%) o alla destinazione turistica. Questo fenomeno non ha fatto venir meno la convenienza per molti proprietari dell’affitto a studenti. Si fa presente che questo tipo di mercato purtroppo si presta alla speculazione in forza del fatto che la domanda supera ampiamente l’offerta.

Il problema vero è che le Università, compresa la nostra, hanno assunto decisioni di aprire facoltà universitarie, in precedenza a numero chiuso -si veda il caso di biologia a Ferrara- senza porsi, con sufficiente determinazione, il problema dei servizi, che le città universitarie debbono approntare, compresa la ricettività abitativa, ma anche il numero adeguato di aule, di biblioteche e dei servizi connessi all’attività universitaria.

Ancora una volta, soprattutto nella nostra città è mancata una visione d’insieme riguardo al ruolo che l’Università gioca in un territorio in termini di accoglienza, di servizi, di indotto, di attività commerciali e culturali. Ancora una volta è mancata una collaborazione tra istituzioni e università per evitare disagi agli studenti e la disaffezione di questi nei confronti dell’Ateneo e anche della città. La terza missione dell’università che riguarda la collaborazione  con il territorio non trova ancora realizzazione.

Eppure le premesse per tale collaborazione c’erano e ci sono tutte. Già nel 2018, all’apertura di alcune facoltà, il problema della carenza di alloggi e di stanze si era posto e molti studenti avevano trovato soluzioni abitative o nei quartieri periferici della città o nei comuni limitrofi, grazie alla collaborazione di Comune con Università. Nell’autunno del 2021, in previsione di un rientro in città degli studenti, le associazioni dei proprietari e degli inquilini avevano dichiarato alle istituzioni la loro disponibilità a collaborare per agevolare la ricerca di alloggi da parte degli studenti senza però ottenere riscontro. Il Comune di Ferrara si è dotato di un “Tavolo comunale per le politiche abitative”, richiesto con forza dalle organizzazioni sindacali degli inquilini proprio per affrontare per tempo e insieme a tutti gli attori che operano nel settore edilizio le problematiche abitative evidenziate nel comune, come quella degli affitti per studenti. Tavolo che di fatto è stato convocato pochissime volte e che sembra utilizzato più come “fiore all’occhiello” che non come strumento utile alla soluzione dei problemi abitativi.

Di recente la Regione Emilia Romagna ha ripreso il tema delle agenzie della casa e della loro riorganizzazione proprio per dotare le istituzioni di strumenti operativi al servizio delle politiche abitative delle città, con l’intento di ricercare soluzioni abitative a favore delle persone e delle famiglie in difficoltà. La mancanza di stanze in affitto colpisce soprattutto gli studenti che per ragioni economiche non possono gravare sulle famiglie, contrariamente a quelli che il costo alto di un stanza se la possono permettere. Il PD sostiene che se il Comune e l’Università riuscissero a fare rete con tutti i soggetti che si occupano di politiche abitative la soluzione ai problemi lamentati dagli studenti si troverebbe. Ma questa attività avrebbe dovuto realizzarsi all’inizio dell’anno e non alla fine quando il problema risulta fuori controllo.

Rimane poi aperta la questione del futuro sviluppo dell’Università nel contesto cittadino, in parte affrontato dal Rettorato con la previsione della ristrutturazione di edifici storici, da destinare alla didattica e di altri, da riservare allo studentato, ma rimane da definire, in termini urbanistici, la  destinazione e lo sviluppo dei campus universitari nel contesto cittadino.

Paola Poggipollini 
Referente Pubblica Amministrazione
Segreteria Unione Comunale PD Ferrara


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