Sanità ferrarese: dal PD proposte concrete, dall’opposizione solo demagogia

8 Marzo 2013

di Paolo Calvano (Segretario Provinciale PD Ferrara) e Sergio Guglielmini (Capogruppo PD Provincia di Ferrara)

sanita_2Hanno un bel coraggio Lega e PDL ad attaccare i Sindaci del PD sulla questione sanità.

In verita’, purtroppo, queste due forze politiche sono salite agli onori della cronaca solo per chiedere dei Consigli Provinciali Straordinari, senza mai prendersi, neanche in quelle occasioni, la responsabilità di fare una proposta organica di riforma della sanità nel nostro territorio.

Il PD è stato l’unico partito che un anno e mezzo fa ha aperto una discussione pubblica e al proprio interno sulla necessità di rivedere la sanità ferrarese nel suo complesso, fondando la sua proposta sulla necessità di sostenere il modello hub and spoke, la razionalizzazione della rete ospedaliera, la contestuale realizzazione delle case della salute sul territorio, la riduzione della ospedalizzazione attraverso il miglioramento della medicina territoriale, applicando al meglio il principio dell’appropriatezza.

E’ partendo dalla necessità di un disegno complessivo della sanità ferrarese che noi abbiamo chiesto e chiediamo alle aziende un piano organico dell’intera sanità del territorio, che non puo’ essere affrontata con il taglio di un ambulatorio di qua e un reparto di la’ o, peggio, con tagli lineari.

I sindaci del PD su questo hanno mostrato, da un lato, sempre un grande senso di responsabilità e di interesse per la qualità sanitaria offerta nei propri territori e, al contempo, non hanno mai avuto atteggiamenti di sudditanza nei confronti delle aziende:  hanno  sempre  messo al centro gli interessi dei propri cittadini, senza esitazioni, rappresentando il loro punto di vista all’interno della Conferenza Sociale e Sanitaria, anche con posizioni di aperto dissenso.
Invece, purtroppo, Lega e PDL – e anche altre forze di opposizione, va detto – si svegliano solo quando devono prendere in mano questa o quella bandiera territoriale, senza pero’ avere mai il coraggio – o la capacita’, vien da pensare – di fare una proposta sulla sanità del territorio.

Ma questo e’ proprio il momento della proposta, della messa in campo di progetti alternativi, che possano risolvere i problemi e non semplicemente enunciarli. La protesta non basta. E’ su questo terreno che ci poniamo come partito e, soprattutto, con la voce dei nostri Sindaci.

Vogliamo un sistema sanitario equo e corrispondente ai bisogni dei cittadini: non accetteremo meno di questo dalle Aziende, e su questo sfidiamo le forze politiche di opposizione


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